In barca con i Sex Pistols

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Per celebrare il giubileo d’argento della Regina Elisabetta II, il gruppo punk inglese Sex Pistols ha deciso di organizzare una bella festicciola. Il piano di Johnny Rotten e compagni: prendere una barca e andare a suonare in suo onore davanti a Westminster, sede del parlamento inglese, il loro brano più sovversivo, God Save The Queen. Pubblicata il 27 maggio 1977, la canzone sta facendo scandalo: paragona la regina a un regime fascista inumano e prevede per l’Inghilterra il meno roseo dei destini: “No Future”.
Il 7 giugno, l’esatto giorno dei festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario del regno di Elisabetta, il manager della band, Malcom McLaren, noleggia una nave per le crocere sul fiume e parte con la band e una folta schiera di giornalisti alla volta delle Houses of Parliament. Appena l’imbarcazione raggiunge la sua meta, il gruppo prende in mano gli strumenti e attacca con la musica. Com’era prevedibile, due lance della polizia sono già pronte sul posto e si avvicinano rapidamente, urlando attraverso i megafoni di spegnere gli amplificatori e di dirigersi all’attracco. I documenti però sono in regola, la barca possiede la licenza per la musica dal vivo a bordo, e le forze dell’ordine non possono impedirlo. La polizia decide comunque di abbordare l’imbarcazione e la traina a riva. Vengono arrestate undici persone, tra le quali McLaren, principalmente con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, dopo essersi messo a gridare contro gli agenti “Porci fascisti!”.
L’operazione si rivela comunque un grandissimo successo: God Save The Queen fa registrare vendite record, centomila copie in una settimana. Pur di non assegnarla ai Pistols, dalle classifiche viene addirittura eliminata la posizione numero uno, mentre la Top of the Pops della BBC la consegna a Rod Stewart. Nei giorni successivi God Save The Queen viene bandita da radio e televisioni, ma la proibizione non fa altro che aumentare la fama dei Sex Pistols, il cui nome diventa presto noto anche al di fuori della scena punk e su scala nazionale.

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