“Born in the Sixty” il folk-rock acustico ad Acoustic Franciacorta

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Intervista a Celestino Carbone dei Born in the Sixty. Oggi, 30 agosto, a Provaglio d’Iseo

Raccontateci come è nata la vostra formazione.
La formazione dei Born in the Sixty nasce dall’esigenza di una parte dei componenti di un precedente gruppo di cover dei Beatles di ampliare il proprio repertorio a tutta la musica rock del periodo anni ‘60 e ‘70. Il primo spettacolo del nascente gruppo Born in the Sixty (il nome apparentemente in un inglese scorretto è invece una scelta voluta) risale al 1999. Da quella data nel gruppo si succedono un paio di componenti fino ad arrivare alla formazione di oggi che vede Carbone Celestino, voce e chitarra, Germano Dantone, voce basso e chitarra, Andrea Biasini, voce e chitarra, Massimo Notarnicola, batteria. Con tali cambiamenti il gruppo si è arricchito di efficaci impasti vocali. Questa caratteristica fa sì che la formazione si esibisca spesso anche in trio acustico, perché questa qualità viene valorizzata.

Nei vostri concerti tenete viva la musica di Bob Dylan, Buffalo Springfield, CSN, Simon & Garfunkel, Eagles, Jackson Browne, The Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e Cat Stevens. Quali sono i brani che avete nel cuore, quelli che hanno segnato la vostra vita? Ricordate inoltre il brano che avevate provato per la prima volta?
Tutti i brani che portiamo nei nostri concerti fanno parte della nostra vita e sono brani che amiamo e che ci hanno regalato emozioni che ora cerchiamo di trasmettere a coloro che ci vengono ad ascoltare. Il primo che abbiamo provato nell’attuale formazione è I Saw Her Standing There, tratto dal repertorio dei Beatles e particolarmente adatto per dare inizio a uno spettacolo, il primissimo suonato su un palco come Born in the Sixty è stato Paint’ It Black, storico brano dei Rolling Stones. Poi ognuno di noi ha nel cuore i suoi preferiti, alcuni tra loro The Road, My My Hey Hey, Take It Easy, You’ve Got A Friend.

Gli anni ‘60 erano gli anni della rivoluzione musicale intesa come trasgressione, pace e amore, libertà, figli dei fiori, Woodstock, ecc. Cosa hanno significato per voi?
Noi siamo tutti nati in quegli anni e in quel momento non li abbiamo vissuti coscientemente, solo crescendo li abbiamo riscoperti e riconosciuti come nostri. Pace, Amore e Libertà sono i valori in cui ci ritroviamo. È anche per questo motivo che siamo legati a quel periodo musicale.

Il vostro repertorio spazia dai big inglesi a quelli americani, ma non solo. Proponete anche cover di Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Quale importanza ha per voi la musica italiana?
Il repertorio italiano è un genere che abbiamo eseguito occasionalmente per eventi particolari, non fa parte del nostro repertorio classico, essendo brani senza dubbio di spessore ma poco adatti alla nostra formazione. Resta il fatto che la musica italiana, che secondo noi negli anni settanta ha avuto il suo momento migliore non solo con cantautori come quelli citati ma anche con formazioni rock innovative e di altissima qualità, PFM, Banco, Area, New Trolls, è sempre stata molto importante perché era quella che ha fatto da sfondo alla nostra vita di tutti i giorni.

Come avete vissuto il passaggio dal rock anni ’60 al rock anni ‘80?
Gli anni ‘80 hanno visto l’inizio della musica elettronica e di un genere musicale molto meno impegnato in tutte le sue forme. In questo panorama, a noi poco affine, ci sono comunque state eccezioni che hanno dato continuità al classic rock e che sono più vicine al nostro gusto musicale.

Salirete sul palco di Acoustic Franciacorta per la seconda volta. Come descrivereste questo Festival?
Tra i Festival italiani secondo noi Franciacorta è uno dei pochi che oltre a rappresentare un’eccellenza nel campo della musica acustica si svolge in una cornice particolarmente suggestiva e interessante, anche dal punto di vista enogastronomico. È un’ottima vetrina per nuovi talenti, come abbiamo potuto constatare di persona. Per noi sarà una grossa emozione quest’anno come lo è stata la volta scorsa e un’occasione gradevole per farci conoscere a un pubblico qualificato.

ACOUSTIC FRANCIACORTA

domenica 30 agosto

PROVAGLIO D’ISEO – Monastero di San Pietro in Lamosa

ore 10.00 Seminario Darragh O’Neill
ore 10.30
“Autori ed esecutori: SIAE e Nuovo IMAIE li tutelano davvero?” convegno organizzato da fasolmusic.coop condotto da Reno Brandoni. Intervengono Franco Pagnoni, Presidente di fasolmusic.coop, Avv. Andrea Marco Ricci, Presidente di Note Legali e i musicisti di Acoustic Franciacorta
dalle ore 11.00
esposizione e laboratori di liuteria, chitarre e altri strumenti, mostre fotografiche, incontri con musicisti, dibattiti. Presentazione, ascolto impianti hi-fi di elevata qualità e laboratori di registrazione a cura dell’associazione “Guarda la Luna

ore 15.00 esibizione dei vincitori del concorso chitarristico “Arrangiatevi!
ore 16.00 concerto di Reno Brandoni (fingerpicking)
ore 16.00 Seminario Giovanni Pelosi
ore 16.40 concerto di Luca Allievi (fingerstyle)
ore 17.20 incontro con Andrea ValeriFrançois Sciortino Michael Fix (fingerstyle)
ore 18.20 concerto di Born in the Sixty trio (folk-rock acustico)

ore 20.30 concerto con Val Bonetti Cristiano Da Ros (fingerstyle blues), Giovanni Pelosi Esther Oluloro (soul), Darragh O’Neill (fingerstyle).

Visita il sito di Acoustic Franciacorta!

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