Bentornato Paolo Benvegnù. Bentornata la possibilità di navigare nel mare dei sentimenti, immergendoci, in profondità.

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Paolo e i “suoi” Benvegnù incantano la Latteria Artigianale Molloy.

Poesia seducente, disincantata, a tratti amara rivelazione è quella del noto cantautore nato a Milano, cresciuto sulle sponde del lago di Garda, ormai da anni trapiantato in terra umbra. Co-fondatore del gruppo alternative-rock italiano degli Scisma, dopo lo scioglimento nel 2000 ha perseguito la strada del cantautorato, in solitaria.

Il piacere di poterlo ascoltare, per la prima volta sul palco dell’elefantino più prolifico di Brescia, lo dobbiamo all’uscita dell’ultimo lavoro, Earth Hotel, un albergo nel quale Paolo ci invita a entrare, in punta di piedi, con il sincero garbo e quella timidezza, a volte impacciata, che lo caratterizza. Una gentilezza prepotentemente delicata e ammaliante, come le sue parole, anzi, i suoi versi.

Si parla d’amore, d’altronde cos’è la vita se non amarsi?in ogni sua forma, cesellando con maestria artigiana un fiume di suggestioni nate dal vuotoriuscendo a plasmare dalla sofferenza un piccolo capolavoro di maturità artistica. Bentornato Paolo. Bentornata la possibilità di navigare nel mare dei sentimenti, non restando in superficie, nella banalità quotidiana a cui siamo sottoposti, ma regalandoci l’ossigeno per poter immergerci, in profondità, verso una conoscenza nuova, forse disillusa e mai completa, di quell’eterno miracolo di vita che ci consuma.
E il pubblico della Latteria si è lasciato consumare dall’intensità interpretativa, dalla profonda voce che ha aperto il concerto con Nello Spazio Profondo, prima traccia dell’album, incisiva e dirompente. L’amore filiale diventa seducente, in un prepotente crescendo, tra dolorose confessioni e languide immagini in Una Nuova Innocenza, “consegnerai il tuo corpo alla dolcezza, cercandoti senza trovarti mai…”. L’atmosfera si fa quasi profetica con Avenida Silencio, in un ammaliante stillicidio di immagini evocative in caduta libera. Feed The Destruction ci riporta alla realtà, bruciante e concitata.

Paolo Benvegnu - Music Wall Magazine

Paolo Benvegnu – Music Wall Magazine

Paolo ringrazia il pubblico, e i suoi musicisti, prima di introdurre il nuovo pezzo. Si torna all’amore, con Love is talking, del precedente Hermann (2011), dal quale estrae anche Moses Avanzate, Ascoltate. Con il successivo brano, Orlando, si tocca l’apice di partecipazione emotiva, suggellata dalla tersa sincerità, dalla disarmante dolcezza e apparente semplicità dei reiterati versi Che cos’è la vita, se non proteggersi? Che cos’è la vita, se non cercarsi sempre? Cosa è la vita?. Si resta ancora perduti nelle stanze dell’Earth Hotel, grazie alla rivelatrice Piccola pornografia urbana.
Non mancano interpretazioni attese come il ritmico sgocciolare di Schiena, l’intima Quando passa lei, fino alle onde del Mare Verticale che noncuranti passano e ci sfiorano, perpetrando il loro moto continuo e inesorabile, mai uguale a se stesso. A noi non sta che osservarlo, il flusso degli eventi.
Dopo Io ho visto, ancora qualche nuovo brano, dalle domande di Stefan Zweig alla cullante e malinconica Hannah. C’è spazio per i ricordi, onirici, nella raffinata È solo un sogno, e per l’interpretazione solitaria di Andromeda Maria. Torniamo consapevoli, con il maturo disincanto di chi può finalmente restare in silenzio, di chi ha scoperto che infondo alle cose non c’è niente, eppure è tutto vero. Non ci lascia disincantati, ci raccoglie dai fondali verso la superficie, dalle profondità dei sentimenti nelle quali ci eravamo perduti, come cerchi nell’acqua, che forse hanno imparato a nuotare.

La meraviglia della bellezza che acquieta l’animo, e al tempo stesso lo nutre e lo sazia, seppur temporaneamente, questa è per me la musica di Paolo Benvegnù. È la pacatezza di chi non si espone con forza, scardinando banali certezze e verità supposte, in quell’eterno, umano tentativo di armonizzare il mare grande con il mare piccolo.

Paolo Benvegnù in concerto alla Latteria Artigianale Molloy, la poesia di Paolo e la carica dei Benvegnù.
Brescia, 29 novembre 2014.

Formazione: Paolo Benvegnù, Luca Baldini, Andrea Franchi, Marco Lazzeri, Michele Pazzaglia, Guglielmo Ridolfo Gagliano.

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