Ho incontrato la cantautrice Chiara Raggi nell’ultima edizione del Festival Eco di Donna Evolution di cui per altro è direttrice artistica, le ho chiesto di raccontarmi del suo ultimo lavoro l’EP “Nuda” ecco cosa mi ha raccontato.
E’ uscito il 25 Luglio “Nuda” il tuo nuovo EP completamente cantato in lingua esperanto, una lingua a cui tu sei particolarmente legata.
Un lavoro solo voce e piano, hai deciso di lasciare momentaneamente la tua chitarra immergendoti in un mondo che si discosta dalla classica Chiara Raggi.
Si, è vero!
Infatti il titolo di questo EP è “Nuda”, in questo piccolo lavoro mi sento nuda totalmente, è la prima volta come già hai anticipato tu che ho messo nel fodero della custodia la chitarra con coscienza e desiderio.
Questo lavoro vuole anche restituire una sorta di purezza alla lingua esperanto, ho pensato di concentrarmi particolarmente sull’utilizzo della mia voce e così è nata la formula voce-piano.
In questo nuovo lavoro oltre che curare musica e testi hai curato anche la produzione? Ci sono all’interno delle collaborazioni, dei featuring? Il risultato finale è quello che immaginavi?
Il risultato finale è oltre le aspettative, per me è stato un lavoro sfidante proprio perchè era la prima volta che non avevo le mie sicurezze (chitarra) e ne ho dovute costruire di nuove. Una di queste è stato il lavoro che ho dovuto preparare in pre-produzione con Simone Migani il pianista con cui ho lavorato, abbiamo arrangiato i brani in maniera certosina potrei elencarti tutte le scelte armoniche e melodiche che abbiamo inserito nonchè alcuni spunti dei soli che troviamo all’interno dei brani. Questo album accomuna anche i miei lavori precedenti perchè tendenzialmente mi piace sapere esattamente cosa accade e perchè, ogni cosa che si ascolta ha una motivazione.
Alcuni punti di forza di questo nuovo lavoro sono sicuramente “Mosaico” singolo già uscito nel 2021 qui lo ritroviamo in una versione acustica, due brani completamente inediti e un ripescaggio da un precedente album “Sablo Venta”. Parte del merito per la buona riuscita di questi brani è del Prof. Federico Gobbo che ne ha curato la traduzione in maniera eccezionale avendo lui stesso un orecchio molto musicale.
All’interno di questo lavoro qual’è il fil rouge, il concept che lega tutti i brani? Prima parlavi del fatto di esserti messa a nudo, si tratta quindi di un EP introspettivo?
Si, è un lavoro introspettivo.
Ho scelto di cantare questi brani prima in esperanto che in italiano (non so nemmeno se li canterò mai in lingua italiana) perchè per quanto introspettivi trattano temi universali. Essendo la lingua esperanto uno strumento universale esattamente come la musica ho pensato che potessero essere adatti per il mio percorso in esperanto. Parlo di aver coraggio e di prendere in mano la propria vita, abbiamo solo questo tempo e va utilizzato al meglio, questo è il tema principale della prima canzone “Tiu ĉi tempo”. In “Nombru ĉion” parlo del fatto che siamo circondanti da molte cose a volte piccole e quotidiane e sono proprio queste che riescono a costruire la nostra felicità senza nemmeno accorgerci, è bene quindi fare la conta delle cose belle che abbiamo attorno a noi perchè spesso quelle che sono al di fuori della nostra portata non sono così belle, dobbiamo aggrapparci alle piccole gioie quotidiane.
Attualmente sei in fase promozionale ti chiedo quindi di ricordarci alcuni tuoi prossimi live, prima parlavamo del fatto che parteciperai ad un evento decisamente importante per la promozione di questo nuovo EP, legato alla lingua esperanto.
Quest’anno il congresso universale di Esperanto è in Italia precisamente a Torino, lo scorso anno si è tenuto a Montréal.
Io ho presentato “Nuda” durante un concerto con la band il 3 Agosto all’OGR di Torino e il giorno seguente nell’Aula Magna del Politecnico attraverso un concerto/spettacolo con l’attore Mario Migliucci in cui abbiamo raccontato il nostro personale incontro con la lingua esperanto, teatro e musica si fonderanno.
Lo spettacolo prevede due versioni, una in italiano con le canzoni in esperanto e una completamente in esperanto, noi abbiamo deciso per questa occasione di proporre la seconda versione.
A Ottobre mi esibirò all’interno di un Festival a Siviglia, il calendario è work in progress.
Prima di salutarci ti chiedo se sei già in lavorazione ad altri progetti…
In realtà nonostante sia appena uscito il nuovo EP sono già in lavorazione a nuovi progetti, a Settembre uscirà per la Radio Televisione Svizzera Italiana un programma che ho scritto e condotto sulle cantautrici, lavoro fortemente voluto da Sergio Albertoni. Si tratta di quindici puntate con la partecipazione di Giovanna Famulari (violoncello e voce), da qui è nato un progetto discografico che vedrà la luce a Novembre. Sto lavorando anche al nuovo disco in lingua italiana che comincia a prendere forma, il 2024 credo sarà dedicato alla costruzione di questo lavoro.