Quando le copertine dei dischi raccontano la storia dell’emancipazione femminile
Le copertine dei dischi sono lette da Paolo Mazzucchelli come uno specchio dei cambiamenti della società. L’autore indaga così come le majors abbiano rappresentato la donna uniformandosi ai modelli offerti dal momento storico e socio-politico in cui erano calate, facendo delle copertine uno specchio fedele dei tempi, dei reperti attraverso cui leggere la società del momento. Da fine anni ’40 quindi con Diana Lynn, fino ai giorni nostri con Go Go Diva, indagando icone e anche artiste meno note.
Racconta anche le donne che hanno realizzato quelle copertine, come fotografe, disegnatrici che hanno dato vita a copertine intramontabili, ricoprendo ruoli sino ad allora destinati ai soli uomini.
Per finire con le donne che hanno dichiarato a voce alta di non essere disposte a essere considerate “l’altra metà” di qualcosa o di qualcuno,che, con determinazione e a volte coraggio, hanno scelto di non delegare ad altri la rappresentazione della propria immagine e che le copertine le hanno curate da sè, come Rickie Lee Jones e Joni Mitchel.
Un libro per imparare la storia della musica calata nel suo contesto sociale, una lettura per conoscere le grandi autrici e una guida per scoprire nuovi ascolti.
C’è ancora molta strada da percorrere per estirpare il pensiero partiarcale nel lavoro, e quindi anche nel lavoro della musica, ma credo che parlandone e agendo il cambiamento potrà avvenire.