Qui si fa quello che si deve fare, qui si fa rock’n’roll. In Latteria Molloy con Jon Spencer Blues Explosion
30 agosto 2015 – Latteria Molly Brescia
Cosa fate la domenica sera? Non andate in chiesa? A voi cosa piace?! Il rock’n’roll! Acclama il pubblico. Così Jon Spencer giunge prorompente alla Latteria Molloy di Brescia. Così suona a tutto volume il Blues Explosion del trio americano che presenta il suo ultimo album Freedom Tower – No Wave Dance Party 2015, disco tributo a New York, luogo in cui la musica ha saputo diventare arte.
Un sound check fatto di quella complicità e intuizione tipica delle grandi band, a cui basa uno sguardo per intendersi. Dall’attesa tecnica alla totale presenza musicale in meno di un secondo, con una ripresa da fare invidia alle migliori automobili sportive.
Due chitarre, batteria essenzialissima, un theremin (ormai fedele compagno di Jon), voce urlata e amplificatori. Suoni ed effetti? Ovviamente distorsioni potenti e sporchissime. Più scarni non si può essere, più pieni e invasivi non si potrebbero immaginare.
Martellanti frammenti musicali si susseguono ininterrottamente senza lasciare respiro, senza lasciare il tempo di pensare. Impossibile stare fermi e non muovere il posteriore. Il ritmo ossessivo si frammenta solo allo stop di Jon che incita il pubblico col suo ormai classico ululato Blues Explosion. Qualche raro dialogo tra la band e con il pubblico ci permette di ascoltare la condanna del fischio subito presente nelle orecchie, ben basso prezzo da pagare.
Glamour tra le linee del suo eyeliner Jon Spencer scruta le persone affollate proprio sotto il palco, sfoggia pose plastiche e canta a più non posso come Mick Jagger, David Bowie, Elvis Presley e Iggy Pop. Suona i riff martellanti con cui ha fatto la rivoluzione, con cui ha riportato il rock’n’roll alle radici del blues e il blues alla distruzione del punk. Destrutturando ogni musica perché tutto può trovare la sua esplosione.
Garage, Velvet, funk, r&b, psichedelia, lenti brani appoggiati e dark che trascinano la musica nel basso della stanza tutto diventa rock’n’roll ed esplosione blues.
Judah Bauer lascia la sua chitarra (e l’amata chewing gum che mastica tranquillamente mentre ti trascina nei riff e nei soli), per imboccare l’armonica e fare esplodere un punk-country blues insieme solo a ruggenti tamburi e chitarra ettrica.
E così Russell Simins con gli occhi sgranati ci travolge cantando e urlato divinamente mentre fa vibrare la sua batteria marchiata a nastro adesivo JX.
Dandy e rabbioso, diretto e sincero è il Blues Explosion. Proprio come dichiara Jon Spencer il giorno successivo al concerto in un’intervista a Rolling Stones. La vera sincerità del rock è il concerto: un canale diretto tra il cuore dell’artista e quello del pubblico. Un live in Latteria che il frontman stesso ha definito eccitante dinamico e pieno di passione. Hanno fatto quello che dovevano, cioè rock’n’roll, lui lo dice e noi lo confermiamo: Jesus, granpha and superstars are Blues Explosion.